Monday, 23 March 2015

The Cosmos as the womb of the Great Mother - Il Cosmo come utero della Grande Madre

Lo spazio immenso, con il suo colore nero, è l'utero della Grande Madre. Ogni cosa che nasce è compresa in questo utero creativo. Veniamo alla luce, ma non lasciamo mai la Grande Madre chiamata Cosmo.

Io mi sento al sicuro nel grembo di questa Grande Madre, che offre il nero assoluto, ma anche le stelle più lucenti... i bagliori e i suoni indescrivibili, gli assoluti spazi infiniti e gli infinitesimi minuscoli punti di energia che si rincorrono creando l'illusione della materia.

Che cosa grandiosa è il Cosmo con l'intera Creazione, non cessa mai di stupire i nostri sensi, eppure a un certo punto possiamo cominciare a percepire il suo linguaggio, la sua musica sublime.

E dal quel momento ogni cosa comincia a parlarci, ogni cosa esce dalla mancanza di senso e acquista forma di messaggi, di magìe.

The immense space, with its black color, is the womb of the Great Mother. Everything that is born is understood in this creative womb. We born to the light, but we never really leave the Great Mother called Cosmos.

I feel safe in the womb of the Great Mother, offering the absolute blackness, but even the brightest stars ... the flashes and indescribable sounds, the infinite spaces and the infinitesimal tiny points of energy that run after creating the illusion of matter.

That great thing is the Cosmos with the whole Creation, never ceases to amaze our senses, but at some point we can begin to perceive her language, her sublime music.

And from that moment everything begins to speak, everything comes out of meaninglessness and acquires the form of messages, magic things.

"Venus and Moon" photo by Vanessa Schlachtaub Bruni © (22 March 2015)

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