Monday, 10 March 2014

Guerra non dichiarata - Undeclared war

I media evitano di usare parole che a me sono chiare, siamo in guerra, una guerra non dichiarata.
Cerchiamo di sopravvivere prevalendo l'uno su l'altro e la lotta si svolge tra categorie differenti. A pochi decenni di distanza dall'ultimo disastroso conflitto in Europa si assiste a tanta triste freddezza, l'umanità arretra. Dicono "se migliorerete costantemente vincerete".
Mentre la realtà è un'altra: vincono l'ingiustizia, vincono la scaltrezza e l'ignoranza. Vince chi fa parte di un giro di "vincenti" che si puntellano a vicenda per far rimanere i più nei problemi. Eppure questo correre vano risulta evidentemente assurdo quando ci tocca in prima persona, quando ci si rende conto che privilegi e sicurezze possono svanire da un momento all'altro. E in tutto questo lottare la natura è stata offesa. La pianura qui attorno, per esempio, era una delle più belle e fertili. Ricca d'acqua e terreni rigogliosi, ogni cosa che vi veniva piantata cresceva facilmente e producendo frutti prelibati. Ora dappertutto la terra è soffocata dal cemento e solo poche superfici di terreno sono state risparmiate. Tutto questo per soddisfare la lotta tra ego umani, che dovevano dimostrare di saper guadagnare di più e meglio degli altri. E noi figli dovevamo dimostrare di essere brillanti, studiare bene per far meglio di altri. Ma quali altri, se siamo un numero infinito? La politica e l'economia non sono state intelligenti, si sono aiutate a vicenda via via aiutando gli interessi dei gruppi prevalenti. Ma il bel territorio pieno di frutti gustosi? Ma i cuori sinceri e generosi che venivano approvati e lodati in bambini, adulti e anziani? No, ora bisogna essere preparati alla battaglia: preparare un numero di CV infiniti per andare alla guerra per il posto di lavoro inesistente. E' già, perché di tante persone non se ne sente alcun bisogno di vicinanza, si dice loro: andate via, andate all'estero da qualche altra parte, perché qui non c'è posto per tutti.

The media avoid using words that are clear to me, we are at war, an undeclared war.
We try to survive prevailing one on the other and the fight takes place between different categories. A few decades after the last devastating conflict in Europe we witness such sad coldness, humanity back out. They say "If you constantly improve, you win."
While the reality is another: win the injustice, win the craftiness and ignorance. Winner is the player who is part of a winning ride. Yet this run is obviously absurd when compartment touches us personally, when you realize that privileges and securities can vanish at any moment. And throughout this fight nature has been offended. The plain round about, for example, was one of the most beautiful and fertile. Rich in water and lush land, everything that was planted grew easily and produce delicious fruit. Now all over the Earth is crushed by concrete and only a few land areas were spared. All this to meet the struggle between human ego, which were to prove to be able to earn more and better than the others. And we children had to prove to be brilliant, consider good to better than others. But which others, if we have an infinite number? Politics and economics are not intelligent, they helped each other along the way helping the interests of dominant groups. But the beautiful territory full of tasty fruits? And those sincere and generous hearts that were approved and praised in children, adults and seniors? No, now you have to be prepared for battle: prepare an infinite number of CV to go to war for the job that does not exist, because so many people do not feel any need of closeness, it is said to them: go away, go abroad somewhere else, because here there is no place for everyone.
"Rose Quartz" by Vanessa Schlachtaub Bruni ©



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