Avevo sitemato dei rami di alberi li vicino perché mi ero costruita una specie di minuscolo giardino riparato per meditare seduta per terra. Il poeta guardava l'angolo in cui ero solita meditare e dove avevo lasciato alcune immagini e testi sacri... testi non conosciuti qui sulla Terra. Me li ero preparati in anticipo perché conoscevo il luogo del mio soggiorno e sapevo di poter avere bisogno di punti di riferimento concreti per le mie meditazioni. In realtà non avevo bisogno di nulla, ma erano come piccoli appigli provenienti dal mio mondo. Sapevo che volendo potevo tornare alle mie origini in qualunque momento.
In quei primi giorni di soggiorno sul Pianeta Terra avevo preso dimestichezza con le energie del luogo e avevo fatto conoscenza del Sole, una stella tanto bella con la luce dello stesso colore dell'oro.
Sul mio pianeta del tempo, che apparteneva a una dimensione leggermente superiore a quella terrestre di oggi, potevo meditare molto più facilmente perchè non esistevano fonti di disturbo come le forti emozioni di tristezza e panico che provenivano dalle persone oppresse come avveniva e purtroppo avviene ancora oggi sul Pianeta Terra.
E' proprio questo il motivo per cui le forze oscure scelgono di torturare animali e persone: per immettere vibrazioni di disperazione in un luogo, così da potersi cibare delle energie delle persone e degli esseri viventi torturati e perseguitati.
I regimi sotto tutela delle forze del male si basano principalmente sulla paura: usano il terrore e la fame per tenere in scacco tante persone.
Invece di essere basati sul reciproco rispetto, sono basati sulla legge del più forte: cane mangia cane, per così dire.
La legge del più forte è una prigionia che preclude tante strade di sviluppo: nella competizione e nella lotta per prevalere l'uno sull'altro vanno infatti sprecate tante energie preziose.
Le civilizzazioni consapevoli della multidimensionalità lasciano libere le persone: le lasciano libere di muoversi nel loro universo personale e così c'è abbondanza di spazio e tempo per tutti.
Le civilizzazioni accecate dalla materialità sono come gruppi di galline che si azzuffano per una manciata di semi, quando in realtà sono circondate a perdita d'occhio da infiniti campi di grano, perché le messi del Creatore sono infinite nel tempo e nello spazio.
Ma le grette menti dei torturatori sono impigliate dalle torture che loro stessi hanno inflitto nel corso dei secoli a se stessi e agli altri e così non sono in grado di vedere al di là del proprio naso.
Inoltre pensano che l'universo sia pieno soltanto di altri torturatori come loro: in realtà questi tiranni non conoscono ne' amore, ne' felicità, ne' libertà e non vogliono che altre persone possano godere di quello che loro stessi si precludono con il loro comportamento ottuso.
Il poeta stava ammirando il mio angolo di meditazione, mentre il maestro d'arte stava ancora guardandosi intorno: avvertiva una presenza nuova, ma non riusciva a scorgere nessuno.
A quel punto mio marito si avvicinò al maestro e con la mano gli sfiorò la fronte... ecco che lui si accorse di qualcosa.
"Vedo, vedo... vedo una persona trasparente... "
"Infatti, dissi io, è il mio sposo che mi ha raggiunto ieri sera."
Ah, ecco! Disse il maestro, inchinandosi con referenza.
Il mio sposo lo guardò sorridendo e giungendo le mani per salutarlo.
Allora - disse - il suo sposo è un angelo!
"In un certo senso è così - dissi - Nel mio pianeta il mio sposo si può vedere più facilmente, invece qui è più trasparente... perché le vibrazioni di questo luogo sono più pesanti".
Ma dal punto di vista terrestre io e il mio sposo siamo una persona sola.
Se nascessimo sul pianeta terra, io e il mio sposo saremmo nella stessa persona.
Ah - cerco di capire - disse il Maestro.
Poi magari ci potremmo incotrare come due persone nate sulla terra, una parte di me in lui e una parte di lui in me... perché ogni persona che incontriamo contiene sempre una parte di noi.
E questo avverrà nel futuro. Io e il mio sposo nasceremo su questo pianeta nel futuro, entrambi saremo umani terrestri e ci incontreremo nella nostra forma umana terrestre.
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| Festa Verde - Digital art by Vanessa Schlachtaub Bruni © |
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| Inner Divinity, manifestation at the time of the travel to Planet Earth - Digital art from a design on paper by Vanessa Schlachtaub Bruni © 30 June 2015 This beautiful drawing is available for prints on Art Pal. |
The friend of the teacher, who I will call the poet, came close to the ship so that he could see his own reflection on the silvery surface of the vessel.I arranged some branches of trees near the ship because I had built a kind of tiny sheltered garden to meditate sitting on the floor. The poet looked at the corner where I used to meditate and where I left some images and sacred texts ... texts not known here on Earth. I prepared everything in advance because I knew the place of my voyage and I knew I could need concrete benchmarks to my meditations. In fact generally I did not need anything, but those small objects were as small holds from my world. I knew that wanting I could return to my origins at any time.
In those first days of living on planet Earth I had become familiar with the energy of the place and I had gained knowledge of the Sun, a star so beautiful with the light of the same color of gold.
On my planet of that time, which belonged to a slightly higher dimension than that of Earth today, I could meditate much more easily because there were no sources of interference as the strong emotions of sadness and panic that come from the oppressed people as happened and unfortunately still happens today on Planet Earth. And 'that's the reason why the dark forces choose to inflict tortures to animals and people: to enter vibrations of despair to a place, so that they can feed their darkness of the energies of the people and of living beings tortured and persecuted.
The schemes under protection of the evil forces are mainly based on fear: they use terror and hunger to keep in check many people.
Instead of being based on mutual respect, they are based on the law of the jungle (but actually in the jungle there is more respect among living beings): dog eat dog, so to speak.
The law of the jungle is a prison that preclude many roads of development: in the competition and in the struggle to prevail over one another are in fact wasted much precious energies.Civilizations aware of the multidimensional capabilities are based on the freedom: they let people be free to move in their own universe, and so there is plenty of space and time for everyone.
Civilizations that are blinded by the materiality work as groups of hens in a fist fight for a handful of seeds, when in reality they are surrounded in the eye by endless fields of wheat, because the harvest of the Creator are infinite in time and space.
But the petty minds of the torturers are caught from the tortures they themselves have inflicted over the centuries to themselves and others, and thus are not able to see beyond their noses. They also think that the universe is full of others torturers as just as they are: in reality these tyrants do not know any love or happiness nor freedom and they do not want other people to enjoy what they themselves preclude to their own lives with their obtuse behavior.
The poet was admiring my meditation corner, while the master of art was still looking around, feeling a new presence, but could not see anyone. At that point my husband went up to the teacher and his hand touched his forehead ... that he noticed something.
"I see, I see ... I see a transparent person ...""In fact, I said, it's my husband who joined me last night."Ah here! He said the master, bowing with reference.My husband looked at him smiling and clasping his hands in greeting.
Then - she said - your husband is an angel!
"In a way it's like you are saying - I said - In my world my husband can be seen more easily, but here is more transparent ... because the vibrations of this place are heavier."But from the perspective of Earth's me and my husband we are one person. If we were born on Planet Earth, me and my husband would live in the same person.
Ah - I try to understand - said the Master.
Then maybe we could meet as two people born on Earth, a part of me in him and a part of him in me ... because every person we meet has always been a part of us. And this will happen in the future. Me and my husband will be born on this planet in the future, we will be both human and terrestrial and we'll meet in our human form on Earth.
Read here the sixth part of the tale: The voyage in Renaissance's Florence (6) A trip to Paradise - Una visita al Paradiso
Read here the fourth part of the tale
