He was probably twenty years old... my love, when he worked to instill in a cave, in a mine dug in a dark and cold planet.
This young man had never seen his mother, or a woman in his life.
He had known only duty and work.
I - as the Divine Mother - I appeared often in his dreams.
I told him many things he needed to grow as a human being.
I embraced him and consoled him in his sleep.
But when he woke up, he did not want to live anymore.
His life was too sad, his work too heavy and restless.
One day he fled, fled outside the cave ... in the cold and dark.
He dropped himself to the ground ... he just wanted to die, freeze to death.
He did not care to suffer the cold, feel the cold that burned and fell asleep the body.
He was thrown to the ground, the ice was harder than a stone and he was determined to let himself die.
I then I appeared next to him, and I protected him with my invisible blanket
and spoke to him: do not let yourself die - I told him - your life is dear to me.
I am the mother that you've never met, I'm your sister that you never
knew, I'm your wife, your wife that you will know again in this life ...
your wife that you also knew in past lives.
Do not let yourself die dear love, please, go back in the cave and hold on, hold one more day.
I'll get there, I'll get there to you.
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| Mystic flowers: the energy of the Divine Mother - Digital art by Vanessa Schlachtaub Bruni © |
Aveva forse vent'anni il mio amore, quando lavorava infondo a una grotta, in una miniera scavata in un pianeta buio e freddo.
Questo giovane non aveva mai visto sua madre, né una donna in tutta la vita.
Aveva conosciuto solo dovere e lavoro.
Io - come Madre Divina - però gli apparivo spesso in sogno. Gli dicevo tante cose di cui aveva bisogno per crescere come un essere umano.
Lo abbracciavo e lo consolavo nel sonno.
Però quando si svegliava, lui non desiderava più vivere.
La sua vita era troppo triste, il suo lavoro troppo gravoso e senza riposo.
Un giorno lui fuggì, fuggì all'esterno della grotta... al freddo e al buio.
Si lasciò cadere per terra... voleva soltanto morire, morire congelato.
Non gli importava di patire il freddo, di sentire il freddo che gli bruciava e addormentava il corpo.
Si era gettato a terra, sul ghiaccio che era più duro di una pietra
ed era determinato a lasciarsi morire così.
Allora io mi manifestai vicino a lui, lo protessi con la mia coperta invisibile e gli parlai: non lasciarti morire - gli dissi - la tua vita mi è cara.
Io sono la madre che non hai mai incontrato, io sono tua sorella che non hai mai conosciuto, io sono tua moglie, tua moglie che conoscerai presto in questa vita... e tua moglie lo sono stata anche in vite passate.
Non lasciarti morire caro amore, torna nella grotta e resisti, resisti ancora un giorno.
Io arriverò, io arriverò.
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| "Rescued" - Thursday 16 February 2012 © Vanessa Schlachtaub Bruni |
I miei blog rappresentano un percorso di introspezione e si riferiscono ad alcuni dei periodi più difficili che ho affrontato. Si tratta di composizioni artistiche e pertanto vanno considerati come tali: sono elaborati di fantasia, suoni e colori.
Attualmente attraverso un periodo di lavoro che mi offre grande soddisfazione.
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My blogs represent a path of introspection and refer to some of the most difficult periods I have faced. These are artistic compositions and therefore they should be considered as such: they are elaborates of fantasy, sounds and colors. Currently I am living through a period of work that gives me great satisfaction.
