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| The great pink sun - Digital art by Vanessa Schlachtaub Bruni © 11 October 2015 |
Un giorno decidemmo di partire per una visita ad un pianeta molto simile al Pianeta Terra, così per far vedere al Maestro e al Poeta quello che poteva diventare il loro pianeta forse dopo 500 o chissà anche 1000 anni.
E' vero che in un passato remoto il Pianeta Terra aveva già conosciuto civilizzazioni molto avanzate, poi per varie vicissitudini c'erano stati vari notevoli passi indietro da questo punto di vista.
Forse ora il Pianeta Terra si sarebbe avviato su una strada nuovamente virtuosa, chissà.
Per ora la nebbia della coscienza era alquanto fitta, e di questo passo lo sarebbe stata per altri secoli. Comunque bisogna anche lasciar fare alle anime i loro lavori che svolgono vita dopo vita ed eventualmente anche sulla Terra sarebbero tornate a prevalere l'armonia e la pace.
Il pianeta che decidemmo di visitare era abitato da una grande varietà di specie vegetali e da moltissimi esseri senzienti, dei quali ben 15 miliardi di esseri umani!
Come si può immaginare il pianeta era piuttosto affollato e fino a qualche centinaio di anni prima aveva anche conosciuto delle crisi umanitarie e ambientali, comunque tutto era risultato più facile da quando la maggior parte delle persone di quel pianeta si erano finalmente rese conto che tutti gli esseri viventi condividono la stessa supercoscienza.
Avevano dunque fatto buon uso delle proprie risorse spirituali, avevano messo in sicurezza i vari armamenti e avevano anche chiesto consulenza a noi... noi del Paradiso... per avere dritte sulle migliori iniziative da prendere per la salvaguardia dell'ambiente.
A un certo punto tutte le cause di inquinamento erano drasticamente diminuite, così come i mezzi di trasporto erano stati convertiti in cose poco inquinanti e impattanti sull'ambiente.
In questo pianeta funzionava ancora un sistema basato sulla moneta, mentre da noi in Paradiso da tempo si era abbandonato ogni cosa di quel genere, anche se va detto che nessuno su quel pianeta poteva essere definito povero.
In quel luogo esistevano ancora case di proprietà e proprietà familiari o di organizzazioni economiche, ma tutto era stato organizzato in modo da impedire grossi diverbi tra i vari centri di potere. Esisteva ancora un sistema di tassazione, ma in larga misura su base volontaria. Comunque ogni organizzazione versava gran parte dei profitti per realizzare beni per le comunità e per curare e proteggere le zone naturali che erano state ripristinate anche a ridosso delle grandi città.
Arrivammo con la nostra astronave in un grande aeroporto, aspettammo di ricevere il segnale di atterraggio e lasciammo la nostra nave dove era prescritto.
Uscimmo dalla nave e incontrammo gli addetti all'areoporto che controllarono le nostre credenziali.
Mio marito aveva una carta speciale rilasciata - si direbbe in termini terrestri - a chi faceva parte delle forze interstellari e anch'io avevo un passaporto simile, per i nostri ospiti avevamo fatto rilasciare carte temporanee garantite dal "Paradiso".
Noi non avevamo denaro, in quanto da noi era stato abolito da molto tempo, per cui al momento dell'acquisto nei negozi facevamo vedere le nostre carte. Si trattava di un accordo interplanetario che consentiva a quelli come noi di acquistare beni e servizi con moderazione e per consumo contingente, beni e servizi che venivano poi compensati dai rispettivi governi.
C'è da dire che dal nostro posto di origine che io chiamo Paradiso erano arrivati in questo pianeta molti oggetti tecnologici che agevolavano la vita in queste terre, inoltre molte volte il nostro personale e le nostre navi avevano protetto questo luogo da attacchi esterni. Insomma, anche se qualcuno di noi si recava nel posto e doveva procurarsi qualcosa da mangiare, di certo non venivano fatti problemi.
Anzi, tutte le volte si tornava a casa con una montagna di souvenir. E per noi abituati a una vita molto semplice tutte quelle cose erano davvero strane. Comunque i doni fatti con il cuore vanno accettati!
Da noi in Paradiso tanta gente faceva poco o nulla (qui parlo in termini terrestri)... facendo poco o nulla intendo meditare.
In Paradiso le persone meditano tante ore al giorno, quello è il loro "lavoro".
Invece nel pianeta di cui sto parlando tante persone sono impegnate in professioni simili a quelle sulla Terra, soltanto che in quel pianeta non si specula sulla salute o sulle malattie, e non si vendono le armi. Le armi in quel pianeta sono semplicemente fuori commercio.
Sono utilizzate solo in casi eccezionali, organizzate per respingere eventuali attacchi dall'esterno, comunque solo per quanto riguarda sistemi difensivi.
Spesso quel pianeta ha contatti con altre civiltà dello spazio, ci sono scambi di materiali trattati in amicizia e mutua soddisfazione.
Come per esempio con noi che veniamo dal luogo che io chiamo "Paradiso".
Da noi esistono altissime tecnologie, ma le persone vivono vite semplici e si spostano prevalentemente via portali, navicelle spaziali e a piedi.
In questo pianeta di cui sto parlando esistono più sistemi di trasporto individuali e collettivi, ci sono strade, macchine simili alle auto terrestri (ma non inquinanti), sistemi aerei ibridi (nel senso che hanno anche tecnologie da navi spaziali), treni anche molto veloci.
Insomma in questo pianeta c'è da divertirsi con i trasporti di tutti i tipi... alcune sono cose molto vintage per noi che veniamo dal Paradiso... ma comunque hanno un loro fascino.
Usciti dall'areoporto ci accordammo con i servizi locali per prendere un'auto a noleggio, inoltre prenotammo un soggiorno in un appartamento in centro città.
Y si mise alla guida dell'auto, con parole sue spiegò al Maestro e al Poeta: questo è un carro senza cavalli a guida manuale... haha, disse... e in effetti i comandi erano completamente manuali: le marce, il cruscotto con il tachimetro, una cosa vintage. Vintage per noi, ma non per il Maestro e il Poeta... che si sedettero sul sedile posteriore.
Ci dirigemmo verso la città, c'erano enormi grattacieli di cristallo, mentre un grande sole rosa stava lentamente scendendo sull'orizzonte... le luci del tramonto rendevano tutto bellissimo, mentre si vedevano in cielo le prime stelle della sera.
Il nostro appartamento era al cinquantesimo piano di una torre incredibilmente bella, fermammo la macchina nel parcheggio sotto casa e prima di salire ci fermammo in un grosso centro commerciale che si trovava proprio nella enorme corte alberata che era situata in mezzo al gruppo di grattacieli. Y disse ai nostri ospiti: se vedete qualcosa di vostro gusto prendetelo... penso io a pagare il conto... o meglio, ci pensa la Patria... quello che vi piace e serve carissimi, senza esagerare però! Quello che davvero vi serve anche come ricordo da portare sulla Terra.
C'erano davvero tante bellissime cose. Vestiti colorati, ogni sorta di accessori scintillanti, monili... ogni cosa che si possa immaginare.
Il Maestro e il Poeta osservarono tutto con grande meraviglia, ma furono molto moderati: presero soltanto alcuni quaderni e matite per prendere nota del viaggio che stavano facendo con noi, il Maestro scelse anche alcuni materiali da disegno e dei fogli di carta.
Bravissimi, disse Y, senz'altro la prossima volta nascerete in Paradiso... è così: bisogna essere grati e apprezzare l'abbondanza con gli occhi, ma la chiave per raggiungere l'abbondanza per tutti è la moderazione di ognuno. Comunque non vi preoccupate che avremo anche l'occasione di tornare qui prima di ripartire.
Facemmo una spesa di generi alimentari essenziali per il nostro soggiorno in quell'appartamento. Perché ancora in quel pianeta non esisteva l'invio di cibo automatico a domicilio dei cittadini.
Va benissimo, è una scelta di ogni pianeta, l'importante è che ci sia da mangiare per tutti, che non si arrivi a crisi di sovrappopolazione e che tutti siano liberi di esprimere la propria opinione.
Chiaramente una volta che le persone sono venute al mondo, anche se si tratta di un grande numero di persone... bisogna che siano trattate tutte con cura e rispetto.
I progetti di de-popolazione vanno fatti nel lungo o lunghissimo termine, sempre con la consapevolezza e informazione di tutti e nel rispetto dei diritti umani.
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| Y and me at the time of the voyage - Digital art by Vanessa Schlachtaub Bruni © 10 October 2015 |
One day we decided to leave for a visit to a planet very similar to Planet Earth, so to see with the Master and the Poet what could be their planet after 500 or who knows maybe even 1,000 years.It is true that in the distant past the planet Earth had known very advanced civilizations, then for various vicissitudes there were several significant steps back from this point of view.Maybe now Planet Earth would start on a virtuous road again, who knows.For now the fog of consciousness was quite dense, and at this rate it would be for other centuries. However, we must also leave it to the souls who carry their work life after life on Earth and possibly would return to prevailing harmony and peace.The planet we decided to visit was inhabited by a wide variety of plant species and many sentient beings, of which as many as 15 billion people!As you can imagine the planet was quite crowded and until a few hundred years earlier had also known humanitarian and environmental crisis, however, everything had turned out easier since most of the people of that planet had finally realized that all living things share the same super-consciousness.So they had made good use of their spiritual resources, had secured various weapons and had even asked advice to us ... we of Heaven ... for tips on the best initiatives to be taken to protect the environment.At one point, all the causes of pollution were dramatically decreased, as well as the means of transport had been converted into things less polluting and impacting on the environment.This planet was still running a system based on money, while here in Paradise for some time had left everything like that, although it must be said that no one on this planet could be called poor.In that place there were still owned homes and family estates or economic organizations, but everything had been organized in order to prevent major disagreements between the various power centers. There was still a system of taxation, but largely on a voluntary basis. However, each organization poured much of the profits to make goods for the community and to care for and protect natural areas that were restored also close to the big cities.We came with our spaceship in a large airport, waited to receive the signal of landing and left our ship where it was prescribed.We left the ship and met workers in the airport who checked our credentials.My husband had a special card issued - one would say in terrestrial terms - who was part of the interstellar forces and I too had a similar passport, for our guests we did issue temporary cards guaranteed by "Paradise".We did not have money, because as I said before, in our land it had been abolished a long time ago, so when purchasing in stores we did show our cards. It was an interplanetary agreement that allowed those of us to purchase goods and services for consumption in moderation and contingent need, goods and services which were then compensated by our governments.We must say that from our place of origin that I call Heaven had arrived on this planet that we were visiting many technological objects that eased the life in these lands, also many times our staff and our ships were protecting from attack this place. In short, even if some of us went to the place and had to get something to eat, certainly they were not made problems.Indeed, every time we visited this place... we came back home with a mountain of souvenirs. And because we are accustomed to a very simple life all those things were really strange. However the gifts made with the heart must be accepted!Here in Heaven so many people do very little or nothing (here I speak in terrestrial terms) ... doing little or nothing means meditate.In Paradise people meditate many hours a day, that's their "work".But in the world I'm talking about... the planet we were visiting now... so many people are engaged in professions similar to those on Earth, only that in this planet people do not speculate on the health or disease, and do not sell weapons. Weapons in this world - a world that as I said before is similar to Planet Earth - are simply not for sale.They are used only in exceptional cases, organized to repel attacks from the outside, however, only with regard to defensive systems.Often this planet have contacts with other civilizations in space, there are exchanges of materials and know-how in friendship and mutual satisfaction.As for example with us who come from the place that I call "Paradise".In Paradise we are high technology, but people live simple lives and moving predominantly via portals, space-ships and on foot.In this world I'm talking about exist more than one scheme of individual and collective transport, there are roads, cars similar to the cars on Planet Earth (but not pollutants), hybrid aircraft systems (meaning that they also have technologies from spaceships), also very fast trains.
So in this planet there is to play with the transport of all kinds ... some things are very vintage for us who come from Heaven ... but still have their own charm.Released from the airport, we agreed with local services to get a rental car, also booked a stay in an apartment in the city center.Y began driving the car, in his words he explained to the Master and the Poet: this is a horseless carriage manually guided machines ... haha, said ... and indeed the full manual controls were: gearing, dashboard with speedometer, something vintage. Vintage for us, but not for Teacher and the Poet ... who sat in the back seat.We headed for the city, there were huge crystal skyscrapers, while a large pink sun was slowly going down on the horizon... sunset lights made everything beautiful, and you could see in the sky the first stars of the evening.Our apartment was on the fiftieth floor of a incredibly beautiful tower, we stopped the car in the parking lot under the house, and before go home we step in a big shopping center which was right in the huge courtyard with trees that was located in the middle of the group of skyscrapers. Y said to our guests: if you see something of your taste ... I'll take it to pay the bill ... well, we think the Country will ... what you like and need dear, do not overdo it though! What really serve you well as souvenir to take on Earth.There were so many beautiful things. Colored clothes, all sorts of sparkling accessories, jewelry ... everything you can imagine.The Teacher and the Poet observed everything with great wonder, but were very moderate: only took a few notebooks and pencils to record the trip they were doing with us, the Master chose also some drawing materials and paper.Talented, said Y, certainly the next time you will be born in Heaven ... the key is this: you have to be thankful and appreciate the abundance with the eyes, but for achieving abundance for all is fundamental the moderation of each. However do not worry that we will also have the opportunity to return here before leaving.We made an expenditure of essential groceries for our stay in that apartment. Because at that planet it did not exist sending food automatically to homes of citizens.It's fine, it is a choice of each planet, the important thing is that there is food enough for everyone, it does not come to the crisis of overpopulation and that everyone is free to express his/her opinion.Clearly once the people came to the world, even if it is a large number of people ... they must be treated with care and respect all.The projects of de-population should be made in the long or very long term, always with the knowledge and information of all and respect for human rights.
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| Another world (Towers, gardens and the commercial center) - Digital art by Vanessa Schlachtaub Bruni © 10-11 October 2015 |
Read this story from the beginning: http://lucedellapace.blogspot.it/2015/06/il-viaggio-nella-firenze-del.html
