Another World in the Space - Un altro Mondo nello Spazio

E' evidente, noi umani terrestri siamo tenuti in gabbia. Una prigione piena di orrore e raccapriccio, dove ci dicono che bisogna per forza affrontare orrore e raccapriccio. Perchè ovviamente c'è chi da questo orrore ci guadagna e ci specula. Allora il miglior modo per tenerci buoni è dire: queste cose sono inevitabili, queste cose noiose (nella migliore delle ipotesi) fanno parte del vivere normale. E' vero, le risorse della terra non sono infinite e in qualche modo ci dobbiamo convincere che è bene imparare ad essere moderati nei consumi, a dare più importanza all'essere che all'avere. Ma è anche vero che gli esseri umani hanno cuore e cervello e non ci si può basare soltanto sulla legge del più forte, del più furbo, o detta in "umanese" il più professionale. Anche la parola "professionale" viene usata a sproposito: i filtri che selezionano alle professioni spesso sono quelli che facilitano i più adattati, qualche volta i più insensibili, cinici e bari. La parola "sensibilità" è quasi una parolaccia. Invece la "sensibilità" è un segnale di una persona matura spiritualmente. Chi ha paura di sbagliare, chi ha più scrupoli, è chi conosce bene le conseguenze degli sbagli. Ok, noi terrestri ci dobbiamo fare una ragione del fatto di essere numerosi e che è bello avere attenzione per il bel pianeta che ci ospita e per le altre creature: queste attenzioni sono la ricchezza morale che in questo momento è più importante di tutto. Una vita più semplice e rispettosa dell'ambiente è facile da accettare quando è una cosa che vale per tutti senza discriminazione, quando nessuno viene escluso dal contesto sociale fino alle più tristi conseguenze. E' bello giocare con le regole del mercato quando si sa che nessuno sarà escluso e che nessuno si fa male nel gioco. La civiltà si incammina su un sentiero più meditato, più tranquillo. Non si può giocare a guardie e ladri sapendo che i cattivi vengono dall'avidità e dalla disperazione e sapendo che non c'è limite alla smisurata fame di beni materiali e di "successo" di alcuni. In questo gioco medievale di club esclusivi siamo tutti soli e in certa misura siamo tutti impotenti quando qualcosa va storto. La persona umana ha valore incommensurabile e questo valore deve essere manifestato nel rispetto dei diritti umani.
E' possibile arrivare a una civiltà più giusta e meno violenta sulla terra. Basta volerlo. Non si può continuare a dire "mondo crudele" vedendolo come una cosa inevitabile.
Un mondo più giusto è possibile. Ci sono le tecnologie, ora dobbiamo trovare la volontà.

"Lady at the govern in another Planet" by Vanessa Schlachtaub Bruni ©

Of course, we humans are terrestrial caged. A prison full of horror and horrors, where we are told that we must necessarily deal with horror and disgust. Because of course there are those who that from this horror  earn and speculate. Then the best way to keep us good is to say, these things are unavoidable, these boring things (just boring in the best case) are part of normal life. It is true, the Earth's resources are not infinite and somehow we have to convince ourselves that it is good to learn how to be moderate in consumption, to give more importance to be than to have. But it is also true that humans have heart and brain and we cannot rely solely on the law of the strongest, smartest, or called in "human language" the most professional. Even the word "professional" is used inappropriately: filters that select professions are often those that facilitate the most adapted, sometimes more unresponsive, cynical people. The word "sensitive" is almost a dirty word. Instead the "sensitivity" is a sign of a spiritually mature person: who's afraid of being wrong, who has more scruples, who knows well the consequences of mistakes. O.k, we do land a reason of being numerous and that is nice to have attention to the beautiful planet that hosts us and other creatures: these attentions are the moral wealth right now and are more important than anything. A simpler life and environmentally friendly is easy to accept when it's something that applies to everyone without discrimination, when no one is excluded from the social context to sad consequences. It's nice to play with the rules of the market when you know that no one will be excluded and that nobody gets hurt in the game. The civilization we reach along this way is a path more meditated, quieter. You can't play cops and robbers knowing that the villains are greed and despair and knowing that there is no limit to the hunger for immeasurable material possessions and success by some. In this exclusive club's medieval game we are all alone and to some extent we are all helpless when something goes wrong. The human being has immeasurable value and this value must be manifested in the respect for human rights.

It is possible to arrive at a more just civilization and less violent on Earth. Just want it. You can't continue to say "cruel world" seeing it as something inevitable.

A more just world is possible. There are technologies, we must now find the will.